Sport: alleato o nemico del Microbiota?

Dati i numerosi e comprovati studi sul tema, è ormai chiaro a tutta la comunità scientifica quanto sia importante il microbiota (per ulteriori informazioni, leggi anche => Cos’è il microbiota?) per la salute del nostro corpo, e cioè quella vastissima comunità di microrganismi, soprattutto batteri, ma anche virus e funghi, che colonizza l’organismo (in particolar modo a livello intestinale).

È ormai chiaro che tutti i benefici sono bidirezionali: noi proteggiamo e nutriamo il microbiota mentre quest’ultimo vigila su molti altri aspetti.

In particolare, il microbiota assume due funzioni distinte:

  • La prima, di tipo locale, tramite la quale favorisce la tutela e la protezione della mucosa intestinale. Mantenendo l’integrità della mucosa, si occupa di regolare la permeabilità, limitando l’assorbimento di sostanze nocive e tossine. Si occupa inoltre della sintesi di vitamine (B12, K) e di acidi grassi a catena corta (SCFAs), e crea una barriera/difesa contro i patogeni.
  • La seconda, di tipo generale, consiste nella vigilanza ed il controllo sul – ed – a fianco del sistema immunitario.

Il microbiota può quindi essere definito come un organismo nell’organismo che, come ogni essere vivente, ha un proprio ciclo di vita: cambia, invecchia, si ammala (un fenomeno chiamato “disbiosi”), interagisce con l’ambiente esterno (alimentazione, farmaci, ecc) e comunica tutto questo all’organismo. Il suo scopo è quindi quello di difendersi, e così facendo, di conseguenza, ci difende.

Che legame c’è tra Sport e Microbiota?

Si è sempre studiato il microbiota cercando una relazione con molte malattie, ma negli ultimi anni la comunità scientifica si è chiesta se ci sia o meno una diretta correlazione con lo sport e con tutte quelle altre attività che aumentano il benessere e che si praticano in salute.

Nello specifico, sono due le domande alle quali vogliamo rispondere in questo articolo:

1) Lo sport fa bene al microbiota?

2) Il microbiota influisce sulle prestazioni sportive? E se la risposta è si, quanto?

Secondo gli ultimi studi sul tema, sembra che l’attività sportiva migliori la composizione del microbiota.

In particolare, si è visto come passare dalla sedentarietà (anche con qualche acciacco come il diabete), alla pratica sportiva non agonistica offra i seguenti benefici:

  • Aumento dei Bacteroidetes
  • Aumento dei generi Faecalibacterium, Akkermansia e Veillonella
  • Aumento della produzione di SCFAs (acidi grassi a catena corta);
  • Diminuzione degli gli indici di infiammazione a livello intestinale;
  • Diminuzione dei generi Clostridium e Blautia.

Gli atleti agonisti possiedono invece un microbiota diverso da chi pratica sport in modo amatoriale, il tutto in virtù dello stile di vita, dell’alimentazione e della particolare composizione corporea. Pertanto, in loro sono più abbondanti i microrganismi legati al metabolismo energetico e quelli utilizzatori di acido lattico.

In generale, comunque, l’esercizio fisico cambia il microbiota, stimolando la proliferazione di batteri implicati nella modulazione del sistema immunitario, migliorando anche la salute della mucosa intestinale e la produzione di sostanze protettive.

In Marttinen 2020

In: Marttinen 2020

Sono invece ancora pochi gli studi circa l’effetto del microbiota sulle prestazioni, ma qualche piccola esperienza sul campo clinico indicherebbe che il trapianto del microbiota da atleti e l’assunzione di probiotici potrebbero migliorare la performance, la capacità di allenamento ed il recupero.

Sono stati esaminati soprattutto Lattobacilli e Bifidobatteri, notando risultati molto incoraggianti su nuotatori, runners e maratoneti, ciclisti e sportivi amatoriali.

Un microbiota sano come quello di un atleta ha una migliore capacità di metabolizzare zuccheri, acido lattico ed aminoacidi, e quindi di utilizzare le fonti energetiche e plastiche degli alimenti, ma anche fortificare in generale l’organismo.

In: Marttinen 2020

In: Marttinen 2020

In realtà è un mutuo scambio, un legame tra organismo ospite (noi) ed organismo ospitato (microbiota) talmente indissolubile che non si ha mai un netto punto di inizio.

Proprio in virtù di questo così stretto quanto forte legame, risulta di estremamente importanza prendersi cura del proprio microbiota includendo lo sport all’interno della nostra routine quotidiana.


Dr.ssa Federica Puccini

BIBLIOGRAFIA:

  • Donati-Zeppa S et al. Mutual interactions among exercise, sport supplements and microbiota. Nutrients 2020;12:17
  • Marttinen M et al. Gut microbiota, probiotics and physical performance in athletes and physically active individuals. Nutrients 2020;12:1936
  • Mohr AE et al. The athletic gut microbiota. J Int Society of Sports Nutrition 2020;17:24
  • Motiani KK et al. Exercise training modulates gut microbiota profile and improves endotoxiemia. Med Sci Sport Exerc 2020;52(1):94-104